Benvenuto nel Blog dell'Investimento Immobiliare di Bucarest

Questo blog contiene una gran fetta delle informazioni necessarie per entrare nell'ottica dell'investimento immobiliare a Bucarest. Sono presenti sia informazioni riguardanti il mercato general di Bucarest, sia dati inerenti agli aspetti legali, riassunti in metodiche pratiche che suggeriscono soluzioni a chi sceglie di fare questo passo verso l'Est. Sono presenti anche degli update generali su Bucarest come mercato d'investimento.

Tuesday, October 19, 2010

Opportunitá per le imprese italiane in Romania

Le maggiori opportunità emergono nei seguenti settori:


Alimentare
Nonostante il calo registrato nei consumi, a causa degli effetti della recente crisi economica, il mercato dei prodotti alimentari rimane ancora, a medio-lungo termine,  un’ottima opportunità per gli esportatori italiani del settore.


I principali prodotti italiani importati in Romania sono quelli di più largo consumo, come le carni ed i prodotti ortofrutticoli ai quali ultimamente, dopo l’entrata del Paese nell’Unione Europea, si sono aggiunti i prodotti dolciari, il caffè, l’olio, i prodotti ittici, i succhi concentrati di agrumi, il riso ed i vini.
Le opportunità in questo settore derivano dall’immagine di altissima qualità di cui godono i prodotti “Made in Italy” e dall’aumento del reddito di una fascia di acquirenti locali (calcolabile intorno all’8-10%, su una popolazione totale di 21,5 milioni di abitanti), che può permettersi l’acquisto di prodotti alimentari anche a prezzi elevati oltre che da un’assidua frequentazione dei ristoranti italiani, in costante aumento in tutto il Paese (solo a Bucarest sono ormai quasi un centinaio).


Beni di consumo ( tessile/abbigliamento, calzature, oreficeria, ecc.)
Nonostante l’attuale congiuntura negativa determinata dalla crisi economica, il mercato dei beni di consumo, dove la presenza italiana è più massiccia, ha buone prospettive di sviluppo, con la sempre maggiore diffusione di prodotti e beni di media e alta qualità legata alla crescita del tenore di vita di larghe fasce della popolazione.


Il consumatore romeno, che gode di un potere d’acquisto crescente rispetto al  passato, mostra aspettative maggiori ed è diventato più esigente. Una fascia di persone, in maggioranza giovani, benestanti, ben istruiti, presta notevole attenzione al marchio dei prodotti, associato a qualità ed immagine, anche se il fattore prezzo continua ad essere determinante per l’acquisto. Nei centri commerciali più grandi (delle grandi città sono presenti punti vendita in franchising di numerosi marchi italiani.


Al fine di guadagnare crescenti quote di mercato, i prodotti italiani dovranno adeguarsi agli importanti cambiamenti che stanno caratterizzando il sistema distributivo. Si va sempre più verso la concentrazione e l’utilizzo dei canali del mercato moderno (catene di negozi, ipermercati, cash-&carry, mall). Un canale importante per la vendita al dettaglio dei prodotti nel settore della moda sono le “gallerie commerciali” che accompagnano solitamente le catene di ipermercati nonché i negozi ubicati nei mall (nel 2010 solo a Bucarest saranno operativi 14 mall e si prevede l’apertura di tali spazi in tutte le città, popolate da oltre 100 mila abitanti).


Turismo – la Romania rappresenta una destinazione turistica molto interessante a livello internazionale  anche se le proprie qualita’ non sono valorizzate appieno. Il potenziale turistico è rappresentato dal paesaggio, dal patrimonio artistico e architettonico, dal litorale del Mar Nero, dalle località balneo-climatiche e dalle riserve di caccia e pesca sportiva. Le zone turistiche più interessanti della Romania sono i Carpazi, il Litorale del Mar Nero, il Delta del Danubio (il più ampio parco faunistico d’Europa), la Moldavia–Bucovina, la regione di Maramureş (una delle più caratteristiche zone storico-etnografiche), nella quale sono presenti numerosissimi monasteri dipinti.
Nel 2007 il Governo romeno ha elaborato un “Master Plan per lo Sviluppo del Turismo Nazionale per il periodo 2007-2026” che contiene un’analisi del settore turistico e delle proprie potenzialità, i punti deboli e le misure che  il Governo intende applicare immediatamente, a breve e medio termine, per la crescita del settore turistico romeno. Sono previsti ingenti investimenti nel settore e nel 2009 il Ministero ha finanziato 49 progetti di investimento nel turismo, per un valore di circa 54 milioni di Euro. Sono stati approvati progetti riguardanti 20 regioni della Romania, per il supporto finanziario alle amministrazioni pubbliche locali. I progetti hanno l’obiettivo di sviluppare il turismo nelle regioni di alta montagna, in particolare il progetto “Sci in Romania”, e di migliorare le infrastrutture turistiche termali, del litorale romeno e del Delta del Danubio. Uno sviluppo compiuto del settore non potrà in ogni caso prescindere dalla realizzazione di infrastrutture, al momento insufficienti.


Costruzioni – settore che ha vissuto un vero e proprio “boom” fino alla metà del 2008, le cui cause sono da attribuirsi alla generale crescita economica del Paese, ai piani di investimento nazionali nel settore, all’afflusso di capitali esteri, ai finanziamenti concessi in tale settore dall’UE e dalle organizzazioni internazionali. Gli investimenti in immobili, soprattutto uffici, e centri commerciali e di affari, costituiscono l’attività attualmente più redditizia in Romania nel settore delle costruzioni. Dal secondo semestre del 2008 il settore sta attraversando un periodo di forte crisi e rallentamento, dovuto agli effetti della crisi economica internazionale, ma per il prossimo anno si prevede già una ripresa, con possibili nuove opportunità per le aziende italiane fornitrici di materiali da costruzione e macchinari per la lavorazione, che già detengono una posizione di leadership sul mercato locale. 


Infrastrutture / Trasporti – settore per il quale il Governo romeno ha elaborato una strategia a medio-lungo termine (dieci anni) nella quale sono previsti l’ammodernamento e lo sviluppo del sistema ferroviario e stradale nonché la realizzazione di due corridoi di trasporto autostradale. Per quanto concerne il sistema di strade nazionali e le autostrade, il programma verrà realizzato in 15 tappe, al termine delle quali dovrebbero essere stati riabilitati più di 9.000 Km di strade nazionali. Lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti è uno degli obiettivi prioritari per l’allineamento della Romania agli standards degli altri Paesi dell’UE, e beneficerà di un notevole supporto finanziario nell’ambito della gestione dei fondi strutturali. Da segnalare, oltre agli investimenti governativi, anche altri progetti della Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS), della Banca Internazionale per la Ricostruzione e Sviluppo (IBRD) e della  BEI. 


Ambiente – settore per il quale la Romania viene monitorata da parte dell’Unione Europea a causa dei problemi esistenti, in particolare nei settori chiave della qualità dell’acqua, del trattamento dei rifiuti e dell’inquinamento atmosferico e del suolo. Si stima, a tale proposito che il costo totale dello sforzo di adeguamento agli standard comunitari nei quattro settori fondamentali dell’acqua, dei rifiuti, dell’inquinamento industriale e della conservazione del patrimonio naturale ammonti a circa 63 miliardi di euro e potrà essere completato solo nel 2050. Particolare rilevanza assume in quest’ambito il Programma Operativo previsto nell’ambito delle attività finanziate dai fondi strutturali  e di coesione. Il programma integra una serie di attività già intraprese con il programma di pre-adesione ISPA nella sua componente ambientale, che tra il 2000 ed il 2006 ha fornito finanziamenti per un ammontare di 1,19 miliardi di Euro, e con il programma LIFE+  (strumento finanziario europeo per l’ambiente, attivo fino al 2013), nell’ambito del quale la Commissione Europea ha approvato il finanziamento di progetti per un valore di circa 6 milioni di euro.


Uno degli obiettivi principali dell’Italia nel 2010 consiste nel diventare un partner sempre più attivo e affidabile della Romania nel settore ambientale. Una tale collaborazione può oggi coinvolgere tanto le Pubbliche Amministrazioni quanto le aziende. Durante gli ultimi anni, l’Italia ha maturato in questo settore una notevole esperienza a livello istituzionale, che ora appare di particolare interesse per la Romania, che si trova ad affrontare oggi le stesse sfide e problemi che l’Italia ha affrontato nel recente passato. Una delle sue esigenze attuali è quella di valorizzare e tutelare un territorio particolarmente ricco per quanto riguarda il patrimonio storico-ambientale, che potrebbe rivelarsi utile anche per  favorire la crescita economica e sociale, in particolare in alcune regioni.
Le imprese italiane specializzate nella consulenza e nella protezione dell’ambiente vantano, oltre alla preparazione scientifica, anche il possesso delle tecnologie più avanzate nel campo della gestione ambientale. Testimonianza della fruttuosa collaborazione in atto tra Italia e Romania sono le iniziative già realizzate o in corso di realizzazione, come per esempio i due progetti Twinning sulla gestione dei rifiuti, finanziati dal programma Phare e co-finanziati dal Ministero dell’Ambiente romeno. La tecnologia italiana è utilizzata per la rilevazione della qualità dell’aria e in partenariato italo – romeno sono sviluppati dei progetti nel campo dello sfruttamento delle biomasse e altre fonti di energia alternativa aventi lo scopo di ridurre l’inquinamento ambientale e migliorare la qualità dell’aria.


Agroindustria - l’agroindustria romena sta attraversando da oltre 15 anni un periodo di crisi, dovuto soprattutto all’obsolescenza delle attrezzature e all’arretratezza della tecnologia, che impediscono di soddisfare la domanda interna e costringono la Romania ad importare buona parte dei prodotti agroalimentari necessari al proprio fabbisogno. L’enorme potenziale produttivo dei terreni agricoli, molto estesi e ricchi di humus, non riesce pertanto ad essere adeguatamente sfruttato, per una carenza di volumi di capitale, che rende difficili gli ammodernamenti strumentali e strutturali di cui necessitano le aziende del settore.  Con l’adesione all’Unione Europea, dal 1 gennaio 2007, anche in Romania è in vigore la normativa sulla Politica Agricola Comune (PAC). In tale ambito è prevista l’allocazione di ingenti risorse finanziarie  dei fondi strutturali, che dovrebbero dare un forte impulso allo sviluppo del settore. I fondi stanziati nel periodo 2007-2013 a favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale ammontano a circa 12 miliardi di Euro, il 40% circa del totale delle risorse stanziate a favore della Romania. Tali fondi favoriranno gli investimenti in nuove tecnologie, con relative opportunità di inserimento per le aziende italiane costruttrici di macchinari ed attrezzature, che già operano con successo nel settore.


Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico


Informatica e Telecomunicazioni – il settore dell’informatica ha avuto uno sviluppo dinamico in Romania negli ultimi anni e gode di una posizione prioritaria nell’agenda politica politica del Governo romeno (progetti per l’informatizzazione del sistema fiscale postale, dell’amministrazione pubblica, delle scuole, commercio elettronico, ecc.).  Da rilevare la forte specializzazione della manodopera in questo settore: la Romania si situa al primo posto in Europa e al sesto posto al mondo come numero di specialisti IT certificati, secondo un rapporto dell’Economist Intelligence Unit.
Il settore delle telecomunicazioni è stato liberalizzato dal 2003 e tale fattore ha comportato un cambiamento nelle strategie delle aziende, soprattutto nei rapporti con il consumatore. Le tariffe sono diminuite e si stima un miglioramento della qualità dei servizi a prezzi più contenuti. Il regime di libera concorrenza funge anche da stimolo ad una più aggressiva politica di marketing delle aziende operanti nel mercato. 


Logistica – in Romania si pone una sempre maggiore attenzione al settore della logistica, non solo come supporto alle attività tradizionali legate al traffico di perfezionamento passivo delle merci (soprattutto nei settori tessile/abbigliamento, calzature, metalmeccanico, materiali per edilizia) ma più in generale per la ricerca di nuove soluzioni per la gestione e il trasporto dei beni, a maggior ragione in un momento di forte crescita delle attività commerciali. L’esigenza di personale specializzato per la gestione di efficienti servizi di logistica integrata in termini di immagazzinaggio, movimentazione, transito merci ed operazioni assimilate, è abbastanza sentita dalle aziende italiane e romene, specie se localizzate nei centri industriali meno sviluppati.


Energia - le previsioni sull’attività di ristrutturazione e sviluppo del settore elettro-energetico romeno, sostenuta anche da importanti finanziamenti internazionali (Unione Europea, BERS, Banca Mondiale, ecc.), indicano una crescita in questo settore, con conseguente aumento della ricettività del mercato per quanto concerne materiali, e sistemi energetici.
Gli obiettivi principali del Paese in tale settore sono l’aumento della sicurezza nel rifornimento di energia, la ricerca di un mix energetico che ponga l’accento sull’utilizzo del carbone, dell’energia nucleare e delle risorse energetiche rigenerabili, incluso il potenziale idroenergetico sinora non utilizzato al massimo delle proprie potenzialità, l’aumento della competitività sui mercati interni di energia elettrica e di gas naturale, l’elevazione del livello di efficienza energetica; investimenti per aumentare la capacità di innovazione e sviluppo tecnologico; obiettivi di protezione ambientale e riduzione delle emissioni di biossido di carbonio.


La presenza imprenditoriale italiana in Romania si è distinta, soprattutto negli anni piu’ recenti, per la realizzazione di alcuni grandi progetti nei settori dell'energia, frutto di una stretta collaborazione fra gruppi di aziende italiane, romene ed internazionali. La presenza stabile e strutturata in Romania di imprese italiane, come Enel e Ansaldo lascia intravedere anche per il futuro prospettive assai positive.


La Romania ha da tempo individuato nella sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici una delle tematiche chiave per il futuro del Paese. Ad un ulteriore sviluppo della produzione di energia nucleare ed al rinnovamento delle termocentrali classiche dovrebbe infatti affiancarsi, entro il 2020, la triplicazione della quota di produzione di energia derivante da risorse rinnovabili, in particolare nel settore eolico.


Fonte: Ambasciata Italiana di Bucarest

No comments:

Post a Comment